Che cos’è il D-STAR

Il protocollo D-Star della ICOM è stato il primo protocollo digitale ad essere implementato in ambito radioamatoriale. I segnali sono assemblati in pacchetti e la banda occupata è di 6,25 KHz. La velocità di trasmissione dati nello standard D-Star prevede una trasmissione a 4.8Kbps per la voce e di 128Kbps per i dati. Prima di procedere nella trasmissione occorre registrarsi nella rete mondiale (basta solo una volta) cercando su internet gli opportuni siti e configurare correttamente l’apparato radio. Infatti esistono tre possibilità per fare QSO, ovvero in diretta tra due radio D-Star su frequenza simplex, oppure usando un ripetitore D-Star ma rimanendo nel solo raggio di copertura dell’impianto (si dice “in locale”); infine via GATEWAY ovvero tra operatori radio via internet se il ponte ripetitore è connesso alla rete. La principale configurazione di un apparato D-Star prevede la gestione di 4 parametri/campi:

  • UR (YOUR): serve per indirizzare la chiamata (es. un corrispondente). E’ sempre formato da 8 caratteri e di default è CQCQCQ oltre due spazi finali (caratteri considerati validi).
  • RPT1: nome/porta del ponte ripetitore (es. IR5UBO-B), non usato per i QSO in diretta.
  • RPT2: nome/porta del GATEWAY (es. IR5UBO-G), non usato per rimanere in locale.
  • MY: questa impostazione identifica l’operatore, il proprio nominativo (valido).

È prassi identificare con la dicitura -B le stazioni (hotspot e ripetitori) che operano in banda UHF come frequenza, e -C per la banda VHF. Il nominativo GATEWAY ha suffisso -G. Il campo destinatario (UR) va settato come CQCQCQ visto che non stiamo cercando di contattare una determinata persona (callsign) o un determinato ripetitore remoto collegato alla rete D-STAR. Dato che in D-STAR il proprio indicativo di chiamata viene diffuso in forma digitale ogni qualvolta che premiamo il PTT della nostra radio, la rete D-STAR può “sapere dove siamo” o, meglio detto, quale sia l’ultimo ripetitore che abbiamo utilizzato.

Questo vale per l’intera rete mondiale D-STAR ed e’ disponibile per mezzo dei siti web dedicati al D-STAR. La rete D-STAR ha bisogno di fare un intenso lavoro di gestione per ogni trasmissione che deve trasportare. Necessita inoltre di un certo tempo per trovare gli indicativi di chiamata ai quali poi potere istradare le trasmissioni ad essi destinate; deve effettuare le connessioni internet necessarie e poi trasmettere i pacchetti dati (la nostra voce digitalizzata) al ripetitore remoto.

Ciò suggerisce anche il perché è sempre bene attendere almeno 4/5 secondi tra un passaggio e l’altro, a parte il fatto che oltre ad essere una necessita’ tecnica e’ anche buona pratica radioamatoriale visto che permette ad altri radioamatori di potersi fare presenti.

Molte sono le possibilità offerte da questo sistema di trasmissione digitale: un esempio la chiamata verso un singolo ripetitore. Sempre lavorando sui parametri sopra indicati se da qualsiasi parte del mondo volessi accedere alle stazioni radio servite dal ripetitore IR5UBO occorre semplicemente impostare nel campo RPT1: /IR5UBO-B (la “/” davanti al nominativo dell’impianto). In questo caso invierei una chiamata generica (CQCQCQ) soltanto su quel ripetitore. RPT2 invece deve sempre essere il nominativo del GATEWAY (impianto che impegno) che stiamo utilizzando per andare verso internet.

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